FOCUS Neuroscienze, gioco e apprendimento


Il 23 novembre 2021 si è svolto il webinar “Neuroscienze, gioco e apprendimento”, promosso dal Museo del Risparmio in collaborazione con il Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center.

L’evento è stato incentrato sui rapporti tra l’esperienza ludica e l’acquisizione di conoscenze e competenze, sia da un punto di vista generale, sia – più nello specifico – sotto il profilo dell’educazione al risparmio e alla gestione delle risorse scarse.

Punto di partenza è stato lo studio neuroscientifico realizzato da Museo del Risparmio, Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Scuola IMT Alti Studi Lucca, volto a indagare il comportamento di risparmio delle ragazze e dei ragazzi fra gli 11 e i 13 anni a partire dall’esame degli stimoli cerebrali collegati all’uso di un gioco digitale, i cui risultati sono stati presentati nel corso del webinar.

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Atti del Webinar

Il webinar è stato aperto da Giovanna Paladino, direttore e curatore del Museo del Risparmio, che ha introdotto l’importanza dell’edutainment nel veicolare i concetti di educazione finanziaria: secondo diversi studi, infatti, il mix di intrattenimento e componente educativa favorisce un apprendimento più veloce e duraturo, soprattutto se l’esperienza offerta è immersiva e sensoriale, risulta piacevole e divertente ed è basata su codici di leggerezza e bellezza.

Proprio su queste caratteristiche il Museo del Risparmio ha improntato il suo approccio didattico e comunicativo, contemplando specifici spazi dedicati al gioco, proposto sia ai bambini sia agli adulti, perché idoneo a favorire, attraverso i giusti stimoli e il coinvolgimento emotivo, uno stato di concentrazione totale, quasi di incanto, in grado di facilitare l’apprendimento.

Giocare, infatti, richiede l’utilizzo dei sensi, dell’intuito e del razionale, e consente di mettersi alla prova senza rischi: per questo il Museo del Risparmio (il cui fulcro è proprio la sala “Sperimentare”) ha sviluppato fin dalla sua nascita video-games e app a contenuto economico-finanziario, per trasmettere in maniera più efficace alcune conoscenze e competenze relative alla gestione del denaro e delle altre risorse scarse.

Ma, come tutte le iniziative didattiche e formative, anche il gioco digitale richiede un’attenta attività di valutazione d’ impatto, per verificare quanto possa incidere positivamente e in maniera durevole sull’apprendimento. È stato così realizzato lo studio neuroscientifico di cui alla premessa, per valutare l’efficacia dell’apprendimento tramite un video-gioco sperimentale.

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A seguire, Sonia D’Arcangelo, responsabile del Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center ha illustrato l’attività del laboratorio, con particolare attenzione ai progetti di ricerca applicati a vari ambiti, tra cui quello finanziario.

Emiliano Ricciardi, professore associato di Psicobiologia e Psicofisiologia, ha quindi evidenziato la relazione fra neuroscienze e apprendimento, di cui il cervello è protagonista, con i suoi neuroni (le cellule nervose, circa 86 miliardi) e le sue sinapsi (i collegamenti tra neuroni, tra 1013 e 1015 circa).

È dimostrato che la capacità di apprendere diminuisce inevitabilmente nel tempo: per questo è opportuno sfruttare al meglio il cervello, il cui utilizzo può essere potenziato, grazie agli stimoli, all’esercizio – anche fisico – e a uno stile di vita sano, per rallentare il declino e la perdita di abilità cognitive. E, in quest’ottica, è possibile ricorrere alle neuroscienze per comprendere come il cervello stia funzionando con l’obiettivo di efficientarne l’utilizzo.

Il webinar si è concluso con l’intervento di Matteo Bisanti, ricercatore della scuola IMT, che ha spiegato come il gioco favorisca l’apprendimento (concetto cardine del game-based learning) attraverso la spinta all’interazione, la possibilità di riscontri immediati e costruttivi e la presenza di un elemento sociale, aspetti che favoriscono la motivazione, il divertimento e l’esperienza.

Giocare consente non solo di acquisire conoscenze, ma anche di sviluppare soft skills quali saper prendere decisioni, esaminare una situazione con spirito critico, intravedere soluzioni nuove, tenere a mente informazioni, cambiare prospettiva.

 

L’esperimento neuroscientifico

Questi elementi sono emersi chiaramente dallo studio neuroscientifico posto in essere per valutare l’efficacia dei videogame nell’apprendimento di lunga durata.

La ricerca ha interessato due scuole secondarie di primo grado di Torino, le cui classi sono state invitate a cimentarsi in un gioco digitale a elevato contenuto tecnologico, l’escape game “Fuga dal Castello”, che ha l’obiettivo di trasmettere alcune conoscenze e competenze di educazione finanziaria: capire l’importanza del risparmio e della pianificazione in vista del raggiungimento di un obiettivo economico, gestire risorse scarse, effettuare scelte con vincolo di budget e assimilare alcuni termini attinenti al risparmio.

L’esperimento neuroscientifico è stato condotto usando diversi approcci sperimentali atti a «fotografare» nel complesso l’esperienza ludica al Museo del Risparmio e il suo valore educativo. Le metodologie messe in campo provengono dalle neuroscienze e dal game-based learning: rilevazione di dati neurofisiologici attraverso eye-tracking, questionario su apprendimento, cooperazione e conoscenza dello strumento ludico, e gamification realizzata offrendo l’opportunità di giocare nuove partite in classe e a casa.

L’indagine ha rilevato come il videogioco sia stato efficace nel determinare l’apprendimento: il punteggio è infatti cresciuto a ogni partita. È emerso inoltre uno stretto rapporto tra apprendimento, motivazione e collaborazione: le ragazze e i ragazzi che hanno lavorato in gruppo hanno mostrato una migliore comprensione delle dinamiche di gioco e dei contenuti economici, raggiungendo punteggi più elevati.

Per sfogliare le slide di Sonia D’Arcangelo, Emiliano Ricciardi e Matteo Bisanti CLICCA QUI

 

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