Con l’arrivo dell’afa e del caldo torrido, il condizionatore diventa un alleato prezioso e risulta difficile farne a meno anche per chi, normalmente, preferisce non utilizzarlo.
Tuttavia, con qualche piccola accortezza, si può godere del sollievo di temperature più sopportabili, senza sprecare troppa energia, limitando l’impatto ambientale e risparmiando denaro.
Anche in questo caso, un uso consapevole può davvero fare la differenza.
Ecco alcuni suggerimenti.
1) Condizionatore sì o no? Solo se necessario
È fondamentale sapere che il condizionatore genera consumi molto elevati, pertanto la sua accensione va limitata, innanzitutto, ai momenti in cui siamo presenti nei locali interessati, e solo quando serve davvero, per evitare un eccessivo dispendio energetico.
2) Scegliere bene è importante
Bisognerebbe acquistare solo condizionatori di classe energetica non inferiore alla A.
Costano di più, ma la spesa viene poi ammortizzata in tempi brevi grazie alle bollette più contenute.
Si tratta infatti di apparecchi che riducono i consumi anche del 30 per cento.
3) In alto è meglio
Il condizionatore deve sempre essere posizionato nella parte alta della stanza, perché l’aria fredda tende a dirigersi verso il basso: in questo modo si beneficia maggiormente del refrigerio.
Un ulteriore accorgimento è evitare di collocare l’apparecchio dietro tendaggi o altri oggetti che possono bloccare la diffusione dell’aria condizionata.
4) Attenzione ai filtri
È risaputo che i filtri dell’impianto andrebbero controllati almeno una volta all’anno, per evitare contaminazioni da muffe e batteri.
In realtà, una manutenzione costante serve anche a limitare il consumo di corrente: un condizionatore con i filtri intasati deve infatti “lavorare” di più per raffreddare gli ambienti, aumentando così il dispendio energetico.
5) Non esagerare, soprattutto di notte
Anche quando fa molto caldo è necessario evitare di impostare il condizionatore a una temperatura troppo bassa rispetto a quella esterna.
La situazione ideale dovrebbe garantire benessere all’interno degli ambienti senza inutili sprechi: di norma 5 – 8 °C in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti.
Inoltre, di notte gli apparecchi dovrebbero essere tenuti spenti, salvo casi davvero estremi.
Comunque, anche con l’aria condizionata accesa, la temperatura non dovrebbe scendere sotto i 25-26°C.
L’umidità è la variabile impazzita delle nostre estati ed è il fattore che più di tutti incide sull’aumentata percezione delle temperature. Infatti, un’elevata presenza di vapore acqueo nell’aria ostacola l’evaporazione del sudore, uno dei meccanismi fondamentali della termoregolazione, ragione per cui elevati valori di umidità aumentano il disagio del caldo facendo sì che la temperatura percepita risulti superiore a quella effettiva.
Per questa ragione, al momento dell’acquisto è bene conoscere la differenza tra condizionatore e deumidificatore.
In generale, i condizionatori consumano più energia rispetto ai deumidificatori, perché oltre a rimuovere l’umidità dall’aria la raffreddano anche, mentre i deumidificatori si limitano a estrarre l’umidità. Un condizionatore può consumare tra 1.000 e 2.500 watt all’ora, mentre un deumidificatore medio consuma tra 300 e 700 watt all’ora. Tuttavia, molti modelli moderni di condizionatori offrono una funzione combinata che permette di utilizzarli anche solo come deumidificatori.
Il consiglio in più: per risparmiare sul consumo energetico generale, a casa o al lavoro, può essere utile un’attenta valutazione sul proprio fornitore di energia.
Da quest’anno, infatti, con l’entrata nel mercato libero, una scelta informata è fondamentale per ridurre al minimo le spese non necessarie.
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24 luglio 2024
tag: condizionatore