IFFM Meeting 2022 – Roma


Il 3 e il 4 ottobre si è tenuta a Roma la conferenza internazionale “Digitalization and financial awareness”, organizzata da Banca d’Italia e dal Museo del Risparmio in occasione del meeting 2022 dell’International Federation of Finance Museums.

La conferenza ha coinvolto relatori di rinomati musei italiani e internazionali per discutere del ruolo della digitalizzazione nei processi di apprendimento e di coinvolgimento del pubblico, oltre che sull’impatto della digitalizzazione sull’educazione finanziaria e l’inclusione.

 

3 ottobre

Session 1 “Museums and Technologies: what’s different
about Finance”

Il primo panel della mattinata ha riguardato il tema della tecnologia nei Musei d’arte e della scienza. Gli organizzatori hanno infatti voluto partire da un approccio ampio, quasi filosofico, dell’uso del digitale nei musei rispetto a all’approccio analogico.

Gli interventi hanno evidenziato come la tecnologia sia importante per creare le giuste condizioni di coinvolgimento emotivo del visitatore in qualsiasi museo, inclusi quelli artistici. Più che di “visitatore” si dovrebbe quindi parlare di “user” ovvero utilizzatore del museo, cioè di tutti i materiali e le esperienze messe a disposizione. Risulta quindi essenziale venire incontro alle esigenze dell’utilizzatore, che vanno studiate in modo approfondito.

I musei sono luoghi dove è possibile scatenare la curiosità su specifici argomenti e la curiosità è il primo passo per l’approfondimento. L’aspetto sensoriale della visita è importante così come l’interdisciplinarietà. Il coinvolgimento sensoriale è però diverso tra digitale e analogico, è quindi importante che all’interno di un museo convivano entrambi.

 

Gli Interventi:

Learning in the digital era: frontiers, challenges and transformations in the museum field
Maria Xanthoudaki, Director of Education and the Centre for Research in Informal Education (CREI) at the National Museum of Science and Technology CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

When art and technology meet: the visitors’ experience
James Bradburne, Director of Pinacoteca di Brera CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

Public Engagement & Technology: a Transdisciplinary approach
Aisling Murray, Creative Producer CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

 

Session 2 “Recent developments of finance museums”

Riccardo Finozzi, Communication Expert di Banca d’Italia, ha presentato il Museo della Moneta della Banca di Italia, dove la trasformazione di un museo tradizionale in una potente esperienza educativa ha portato al confronto tra l’approccio immersivo e quello interattivo. CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

Paula Zuccotti, Industrial designer, ethnographer, trends forecaster, creative strategist and visual artist, ha mostrato come un arido estratto conto può trasformarsi in un opera d’arte e come questa può far riflettere le persone sul proprio stile di vita e sulle capacità di gestore il proprio denaro, anche attraverso un confronto internazionale. VEDI LE FOTO DELLA CAMPAGNA PROMOZIONALE “Everything we touch”

Sette musei della finanza, appartenenti a banche centrali e a privati, hanno poi raccontato cosa è successo al loro interno in questi anni di lockdown: in molti casi l’evoluzione tecnologica è stata predominante mentre in altri è prevalso l’aspetto analogico. In tutti si è colta l’occasione per sperimentare o per portare a termine ristrutturazioni.

La giornata si è conclusa con la nomina di Giovanna Paladino (che continua il suo mandato) e Massimo Omiccioli della Banca d’Italia (nuova nomina) quali co-presidenti dell’IFFM per il 2022/2023.

 

Gli Interventi:

Maria Babosik, Project Advisor Budapest Finance Museum CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

Manos Kordakis, Deputy Director of Centre for Culture, Research and Documentation Bank of Greece CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

Doris Langner, Representative head of Financial Literacy Division – Oesterreichische Nationalbank CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

Ann Lavens, Director of BELVue Museum – Koning Boudewijnstichting CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

Philip List, Director of Erste Financial Life Park CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

Kirsty Parsons, Exhibitions Officer of Bank of England Museum CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

 

 

4 ottobre

Session 1 “The impact of digitalization on financial education and inclusion”

Il discorso di apertura del Direttore Generale della Banca d’Italia, L.F. Signorini, ha messo in evidenza che l’educazione finanziaria non vuole condizionare le preferenze delle persone ma insegnare loro come fare il miglior uso delle informazioni disponibili quando si sceglie tra alternative che possono non essere semplici da capire. La presenza di distorsioni cognitive rende tutto complicato perché è necessario un lavoro di debias (decondizionamento). L’educazione finanziaria è diventata una delle missioni delle principali banche centrali e gli economisti si devono confrontare con la necessità di farsi coinvolgere nel dibattito pubblico perché non è cosa facile raggiugere un obiettivo legato al bene comune. Cosa possiamo fare per attrarre l’attenzione sull’educazione finanziaria? Sicuramente usare le forme di connessioni con la storia e altre materie. La chiarezza dei materiali è fondamentale, non si può dare per scontato il background di partenza dei singoli utenti. Cosa può fare la digitalizzazione? La digitalizzazione in finanza crea opportunità e rischi.  Da un lato la capacità di outreach aumenta, dall’altro il web contiene anche informazioni che possono essere di difficile comprensione o fraintese. Spesso si usano le informazioni che rinforzano quello che pensiamo già di sapere. Rompere questo circolo vizioso non è semplice. L’educazione finanziaria ha bisogno di  mettere a punto metodi di insegnamento che non solo forniscano le conoscenze tecniche ma sviluppino  il pensiero critico.

A conclusione della sessione, il video-intervento di Andreas Schleicher, Director for Education and Skills, OECD, ha messo a fuoco il ritardo in materia di educazione finanziaria degli adolescenti italiani, sottolineando che sebbene i genitori rimangono il punto di riferimento fondamentale, la scuola può fare molto per i ragazzi più vulnerabili che non hanno modelli a cui ispirarsi in famiglia. Per questo l’educazione finanziaria nella scuola è fondamentale.  

 

Panel discussion
The potential benefits of digitalization on financial education and inclusion

Nel panel con Leonardo Becchetti, Professor of Economics, Tor Vergata University of Rome, Agar Brugiavini, Professor of Economics, Ca’ Foscari University of Venice e Annamaria Lusardi, University Professor of Economics and Accountancy, The George Washington University and Director, Italian Financial Education Committe, si è parlato della necessità di portare i corsi di educazione finanziaria all’interno del curriculum scolastico e si è sottolineato il valore di inclusione sociale dell’educazione finanziaria. CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

 

Session 2 “Recent research on financial literacy and digitalization”

Panu Kalmi, Professor of Economics and Vice Dean at the School of Accounting and Finance, University of Vaasa e Kristof De Witte, Professor in Education Economics at the Faculty of Economics and Business at KU, Leuven, hanno mostrato la validità del gioco come strumento educativo per i ragazzi nell’ambito dell’educazione finanziaria: è efficacie, consente di raggiungere molti utenti e dà la possibilità di fornire a tutti gli stessi contenuti.

CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO di Panu Kalmi e di Kristof De Witte.

Il paper di Emilio BarucciProfessor of Financial Mathematics at the Polytechnic University of Milan, ha indagato l’efficacia delle lezioni di educazione finanziaria online per ragazzi universitari non rilevando alcuna differenza rispetto a quelle in presenza dal punto di vista dell’apprendimento. CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

Infine l’analisi di Daniela Marconi, Financial Education Directorate, Head of Young People, Analysis and Survey Division, Bank of Italy, Marco Marinucci, Financial Education Directorate, Economist in Young People, Analysis and Survey Division, Bank of Italy e Giovanna PaladinoDirector and Curator of the Museum of Saving,  ha dimostrato che mentre le competenze digitali aiutano a  rafforzare l’attitudine al risparmio, non sembrano avere alcun ruolo nella scelta di investire il denaro risparmiato. Per passare da risparmiatori a investitori quello che conta è l’educazione finanziaria. CONSULTA LE SLIDE DELL’INTERVENTO

 

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