Adolescenti e violenza di genere: la situazione in Italia oggi


Adolescenti e violenza di genere

 

L’importanza dell’educazione

Qual è la relazione tra adolescenti e violenza di genere nel nostro Paese?

Per rispondere a questa domanda, Save The Children ha recentemente pubblicato la ricerca “Le Ragazze Stanno Bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza”, realizzata in collaborazione con IPSOS.

Il termine onlife, coniato dal filosofo Luciano Floridi e dal suo gruppo di ricerca, descrive la dimensione relazionale, sociale e comunicativa vista come frutto di una continua interazione tra la realtà materiale e analogica e la realtà virtuale e interattiva. Descrive l’intreccio indissolubile tra un mondo online e offline, che regola le nostre relazioni, il modo di lavorare e interagire nel mondo.

Lo studio getta luce sui comportamenti violenti e di controllo nelle relazioni intime tra ragazzi, mostrando quanto gli stereotipi di genere siano ancora radicati e coinvolgano sia la dimensione offline che quella online: per i giovanissimi, infatti, il confine tra realtà fisica e digitale appare ormai completamente sfumato.

 

Normalizzazione della violenza

Secondo i risultati dell’indagine, il 30% degli adolescenti ritiene che la gelosia sia un segno di amore. Quasi un adolescente su cinque pensa che uno schiaffo possa essere considerato “normale”.
Il 19% di coloro che hanno avuto o hanno una relazione intima riportano di essere stati spaventati dal partner a causa di atteggiamenti violenti come schiaffi, pugni, spinte, lancio di oggetti.

 

Adolescenti e violenza di genere

Violenza sessuale e colpevolizzazione della vittima

Un aspetto particolarmente inquietante riguarda la percezione della violenza sessuale.
Il 43% degli adolescenti ritiene che una ragazza possa in qualche modo evitare una violenza sessuale con il proprio comportamento, mentre il 24% pensa che in assenza di un “no” esplicito da parte della ragazza ci sia consenso al rapporto sessuale.
Questi atteggiamenti riflettono persistenti problematiche sociali rispetto al tema della colpevolizzazione della vittima e un’ignoranza diffusa riguardo al consenso nei rapporti.

Comportamenti violenti e forme di controllo

L’indagine ha rivelato anche la diffusione di comportamenti violenti e di controllo nelle relazioni tra i giovani.  Il 65% afferma di aver sperimentato almeno una forma di controllo da parte del partner, mentre il 52% ha riportato di aver subito comportamenti violenti: dalle telefonate insistenti al ricatto emotivo, fino alla condivisione non consensuale di foto intime.

 

Consapevolezza e proposte per il futuro

Nonostante i dati emersi, emerge una crescente consapevolezza sul tema: il 58% degli adolescenti coinvolti ha dichiarato di essere diventato più sensibile verso le tematiche di genere e il 43% ritiene che sarebbe utile uno sportello psicologico a scuola per sensibilizzare sui fenomeni di violenza.
I ragazzi hanno anche suggerito diverse proposte per affrontare il problema: tra queste la formazione dei docenti per riconoscere i segnali di violenza (40%) e l’introduzione dell’educazione sessuale e affettiva dalle scuole medie (32%).

È necessario un impegno collettivo per contrastare la violenza di genere fin dall’adolescenza. 

L’impegno del Museo del Risparmio contro la violenza di genere e a supporto dell’indipendenza femminile

Fin dalla sua creazione, il Museo del Risparmio si è posto l’obiettivo di promuovere e diffondere l’alfabetizzazione finanziaria indispensabile per raggiungere l’indipendenza economica, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più fragili in termini di competenze economiche di base, e molte donne, purtroppo, rientrano ancora in questa categoria

In troppe ancora non lavorano, non hanno entrate personali né un conto corrente, oppure delegano la gestione del proprio denaro ai partner.

Questo favorisce le situazioni di violenza, perché una donna priva di indipendenza economica diventa più facilmente vittima di abusi, sia fisici sia psicologici.

 

I dati sopra citati confermano l’importanza dell’educazione, per prevenire la violenza di genere, in tutte le sue forme, a partire dall’adolescenza.

Una ragazza che conosce l’importanza della propria indipendenza, anche economica, ha maggiori probabilità di diventare una donna capace di avere cura di sé in autonomia, tutelandosi da partner controllanti e potenzialmente pericolosi.

 

Il Museo del Risparmio organizza attività e iniziative per tutte le fasce d’età; molte sono dedicate al tema dell’indipendenza femminile. Per saperne di più visita il sito e informati sul blog.

 

8 marzo 2024

 

 

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