L’ora legale ci fa risparmiare?


L’ora legale ci fa risparmiare?

 

Anche quest’anno è arrivata l’ora legale. Lo spostamento delle lancette è avvenuto nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo e il nuovo orario resterà in vigore fino alla notte tra il 26 e il 27 ottobre 2024, quando si tornerà all’ora solare.

 

Cosa significa concretamente?

Questo passaggio, in sostanza, ci regala un’ora di luce in più ogni sera.
Infatti, l’introduzione dell’ora legale è stata pensata proprio per favorire il risparmio energetico.

L’obiettivo è sfruttare al meglio la luce naturale nei luoghi di lavoro per ridurre i consumi.

Tra marzo e ottobre abbiamo a disposizione molta più luce, dal momento che il sole sorge prima e tramonta più tardi. Spostando in avanti le lancette, le ore di luce riescono a coprire un maggior numero di ore destinate alle attività umane, portando benefici sia economici sia ambientali.

 

Negli ultimi anni, anche in conseguenza dei forti rincari dei prezzi dell’energia, si è discusso a lungo dell’opportunità di rendere permanente l’ora legale, in un’ottica di benessere, risparmio e sostenibilità.

 

Un tema dibattuto

Sebbene le opinioni sul tema siano contrastanti, diverse ricerche paiono confermare che l’ora legale possa effettivamente portare a un importante risparmio energetico.

Secondo i dati di Terna, il gestore della rete di trasmissione italiana in alta tensione, nel 2023 durante il periodo di ora legale, è stato rilevato un risparmio di circa 220 milioni di euro grazie alla riduzione del consumo di energia elettrica. È stato inoltre calcolata una diminuzione di 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.

Sulla base di queste stime sono in tanti a sostenere che estendere l’ora legale all’intero anno porterebbe vantaggi importanti in termini di risparmio.

D’altro canto, continuare a passare dall’ora legale (con le giornate più lunghe) a quella solare (con le giornate più corte) ci consente di avvicinare i nostri ritmi di vita alla naturale durata delle ore di luce.

Così come mantenere l’ora legale nei mesi estivi e primaverili ci consente di sfruttare la luce naturale, tornare all’ora solare quando le giornate diventano più brevi ci permette di vivere le prime ore della giornata senza ricorrere all’illuminazione artificiale: non bisogna infatti dimenticare che  molte attività iniziano al mattino presto.

 

Cambio d’ora e conseguenze sulla salute

L’ora legale ha però conseguenze considerevoli sulle nostre abitudini di vita.

Molte persone la attendono con gioia perché consente di godere di più ore di luce, prolungando le attività all’aperto durante la bella stagione.

Alcuni invece possono risentirne, sperimentando problemi del sonno, stanchezza, tachicardia.

Il cambio d’ora, che sia verso l’ora legale o verso l’ora solare, potrebbe avere ripercussioni negative sulla salute causando un’alterazione del ritmo circadiano che impatterebbe sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca.

Questo è uno dei motivi per cui, oltre all’attenzione verso un probabile risparmio energetico, si moltiplicano petizioni e movimenti che chiedono di mantenere l’ora legale tutto l’anno.

 

Secondo l’OCSE, l’alfabetizzazione finanziaria è in grado di promuovere lo sviluppo sostenibile della società assicurando il benessere finanziario e la stabilità economica di individui, famiglie e imprese. Nella convinzione che persone finanziariamente alfabetizzate siano anche cittadini consapevoli, il Museo del Risparmio affianca ai suoi programmi di educazione finanziaria numerose attività dedicate al tema della sostenibilità.

Se ti interessa approfondire questi argomenti visita il sito e leggi il nostro blog.

 

 

3 aprile 2024

 

 

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