L’importanza degli strumenti digitali per la gestione dei soldi


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Risparmiare e investire è più semplice con i servizi digitali

Da diversi anni, il processo di digitalizzazione sta cambiando radicalmente il modo di vivere: non si può più fare a meno dei dispositivi con i quali si prenotano ristoranti e viaggi, si noleggiano mezzi di trasporto, si fanno acquisti e pagamenti. La maggior parte dei lavori oggi non potrebbero esistere senza un PC, uno smartphone e una connessione internet.

Dallo shopping online all’uso delle app della banca, fino ai pagamenti in modalità contactless, la digitalizzazione ha rivoluzionato anche il modo in cui si gestiscono le finanze personali. Se prima per risparmiare, investire, effettuare un bonifico era necessario recarsi in banca o allo sportello, oggi, utilizzare gli strumenti digitali per la gestione dei propri soldi è diventata un’abitudine sempre più diffusa. Come confermato nell’indagine “Digitalizzazione e consapevolezza finanziaria” realizzata dal Museo del Risparmio in collaborazione con Episteme e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, l’80% delle persone utilizza app per i pagamenti, il 73% apprezza le app per la gestione delle spese e l’home banking è diventato il canale principale di accesso alla banca.

Invece di utilizzare fogli Excel o block notes per tenere traccia di entrate e uscite, le app e gli strumenti digitali attirano l’attenzione anche delle persone che hanno poca dimestichezza con la tecnologia, grazie a grafici intuitivi e interfacce di immediato utilizzo. Oltre ad avere un quadro completo della propria situazione finanziaria, gli strumenti digitali ci permettono di creare delle vere e proprie abitudini di risparmio in base alle disponibilità e agli obiettivi di ognuno. Per non parlare delle funzioni di previsione e analisi che sono più precise e ci fanno risparmiare tempo. Alcune app permettono anche di mettere da parte una piccola somma di denaro ogni volta che raggiungiamo per esempio un obiettivo di fitness, collegandosi ad altre applicazioni per il benessere fisico.

Tra gli strumenti di gestione finanziaria più diffusi ci sono:

  • App di money managing con moltissime funzioni, come per esempio quella di salvadanaio virtuale, oppure quella di stabilire obiettivi di risparmio specifici come possono essere le vacanze, le emergenze, l’acquisto di un auto o di una casa, di fare previsioni sul tempo necessario per raggiungere i propri traguardi, di categorizzare le spese tra beni di prima necessità e superflui e di limitarle;
  • App e siti web di Home Banking con tutte le funzionalità e i servizi di una Banca, ma virtuale;
  • Strumenti digitali per i pagamenti online o per investire in criptovalute;
  • App per la divisione e gestione spese familiari, aziendali o tra gruppi di persone. Alcune sono dotate di strumenti di analisi delle spese e di raggruppamento utili ad amministrare diversi conti anche contemporaneamente.

 

La digitalizzazione aiuta l’inclusione finanziaria

Vantaggi come la comodità, l’accessibilità e l’efficienza degli strumenti digitali, contribuiscono a creare una grande fiducia nella digitalizzazione. Applicazioni, siti web e software dedicati alla finanza offrono infatti un accesso immediato ai conti bancari, consentendo a tutti di controllare saldi, movimenti e pagamenti, tenere traccia delle spese e prendere decisioni finanziarie, come può essere un investimento, con un semplice click. E anche se il PC continua a essere preferito per le operazioni bancarie per la grandezza dello schermo e la comodità della tastiera, secondo l’indagine “Digitalizzazione e consapevolezza finanziaria” allo smartphone sono riconosciute maggiori potenzialità per il 69% delle persone, perché è uno strumento personale, sempre connesso e a portata di mano per tutti.

Indipendentemente dalla posizione geografica e dalla provenienza sociale, ognuno può accedere e utilizzare, per esempio, gli stessi sistemi di transazione, se dispone di una rete internet. In poche parole il digitale ha reso l’accesso ai servizi finanziari più semplice e veloce per tutti, muovendo un passo in avanti verso l’inclusione finanziaria.

 

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Le competenze digitali a braccetto di quelle finanziarie

La tecnologia viene incontro nella gestione delle finanze personali, spronando ad aumentare anche le proprie conoscenze su risparmi e investimenti per prendere delle decisioni più consapevoli e aumentare il proprio benessere finanziario.

Perché questo avvenga non basta solo saper usare lo smartphone, ma serve anche avere delle conoscenze base in materia di finanza, come affermato durante la conferenza internazionale Digitalization and Financial Awareness”, all’interno dell’intervento “Digitalization, financial knowledge and financial decisions” a cura di Daniela Marconi, responsabile della divisione di educazione finanziaria per i giovani alla Banca d’Italia, Marco Marinucci, ricercatore e Data Analyst per la Banca d’Italia e Giovanna Paladino, direttrice e curatrice del Museo del Risparmio. Infatti, mentre le competenze digitali fanno crescere l’attitudine al risparmio, grazie all’uso sempre più diffuso delle app per accumulare ogni giorno piccole somme di denaro, non hanno alcun ruolo nelle scelte di investimento. Investire richiede una consapevolezza maggiore e una fiducia in più, strettamente legate alla fiducia in sé stessi e a ciò che si sa del funzionamento del sistema finanziario. Per passare dall’essere risparmiatori a diventare investitori consapevoli quello che conta è avere le giuste conoscenze finanziarie.

Anche i Millenials, seppure siano nativi digitali e abbiano confidenza con gli strumenti tecnologici, devono prestare attenzione alle proprie decisioni di risparmio e investimento. Il rapporto con il denaro che conoscono ormai più come virtuale che fisico, la grande fiducia nelle criptovalute e l’utilizzo di servizi economico-finanziari a pagamento per la gestione dei soldi, potrebbe portarli a conseguenze, anche “costose”, senza un’adeguata educazione finanziaria. 

Capire, ad esempio, come funzionano le modalità di pagamento digitali è diventato fondamentale per i giovani. Per questo motivo il Museo del Risparmio ha realizzato la lezione interattiva sui nuovi mezzi di pagamento: Moneta: le origini e il futuro, fra criptovalute e monete digitali, tenuta in occasione e del Festival dei Giovani e del Salone del Libro di Torino 2023.

Nozioni come pagamenti online, moneta digitale, app di gestione risparmi fanno parte ormai della quotidianità e in quanto tali è utile vengano approfonditi anche nei programmi scolastici. Educare gli studenti ad un corretto uso degli strumenti digitali e al valore dei soldi serve a rendere i giovani più consapevoli dei loro comportamenti finanziari. Il Museo del Risparmio propone anche quest’anno un catalogo di percorsi certificabili tramite PCTO – Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, laboratori dove apprendere in maniera interattiva e divertente le competenze per utilizzare in maniera più consapevole gli strumenti digitali per la gestione dei soldi.

 

 

12 luglio 2023

 

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