Iperopia: cos’è la “sindrome del risparmio” e perché può diventare un problema?


 

La maggior parte di noi tende a vedere il risparmio come un’abitudine che è saggio inserire nel nostro stile di vita, magari apportando piccoli cambiamenti alle modalità di acquisto, per poter godere, sul lungo periodo, di una maggiore serenità economica.

Del resto, anche noi del Museo del Risparmio finora te lo abbiamo sempre raccontato in questo modo: una buona pratica per vivere meglio e realizzare i propri obiettivi di vita.
Oggi vogliamo focalizzarci sull’altra faccia del risparmio, ovvero parlare di quando risparmiare denaro diventa una vera e propria ossessione.

La parola “iperopia” ti dice qualcosa? È un termine coniato negli Stati Uniti con cui viene identificata la cosiddetta “sindrome del risparmio”.

Gli psicologi statunitensi l’hanno denominata così perché, proprio come nel caso del disturbo visivo, questa sindrome privilegia una visione di lungo periodo e ci impedisce di focalizzarci sul presente. In questo caso, però, l’unità di misura non è la distanza ma, appunto, il tempo.

Come si traduce questo problema nella gestione del denaro? Com’è ormai noto, la psicologia può influenzare le nostre scelte economiche e le persone che soffrono di iperopia, e che vivono il risparmio come un’ossessione, hanno paura di non aver abbastanza soldi da parte per il futuro.

 

Iperopia vs. Shopping compulsivo

La sindrome del risparmio è l’esatto contrario dello shopping compulsivo.

Le persone che ne soffrono sono infatti portate a mettere continuamente soldi da parte con un atteggiamento morboso verso il risparmio, privandosi di tutte quelle piccole concessioni che potrebbero alleggerire il quotidiano, perché preoccupate e ansiose di non riuscire a far fronte a eventuali spese future, anche se in realtà dispongono del denaro sufficiente.

Il risultato è quindi un presente fatto di ristrettezze e rinunce quotidiane, che si tratti di un caffè con gli amici, di un paio di scarpe o di un fine settimana fuoriporta, che può portare all’infelicità e, in casi estremi, anche alla depressione.

Ovviamente il risparmio è uno dei pilastri  della corretta gestione delle nostre finanze personali – non a caso al Museo del Risparmio consigliamo di spiegarlo ai nostri figli fin da bambini – ma concedersi nulla per paura di non poter affrontare eventuali imprevisti futuri e convivere con un’ansia costante è sicuramente deleterio.

Come spieghiamo da sempre, risparmiare significa accantonare denaro per realizzare i nostri sogni, saggia disposizione nella gestione del denaro da non confondere con l’avarizia, quell’eccessivo ritegno nello spendere e nel donare, per un gretto attaccamento al denaro e a ciò che si possiede, che, nella dottrina cattolica, rappresenta uno dei sette peccati capitali!

Provate per un attimo a visualizzare Zio Paperone: l’avete mai visto sorridente e felice? No! Eppure, nuota letteralmente nell’oro! Ma il denaro, se non riconosciuto come strumento per rendere la vita nostra e delle persone meno fortunate di noi più serena, non dà la felicità! Ci conduce solo all’ansia e all’isolamento!

Non è assolutamente sbagliato farsi un regalo ogni tanto per sentirci appagati nel presente!

Come per altri aspetti della nostra vita, la via di mezzo appare come la strada giusta da percorrere.
Una buona e sensata amministrazione delle nostre entrate e uscite, affiancata da una previdente pianificazione, può infatti aiutarci a pensare al risparmio e al denaro con serenità, assecondando qualche nostro desiderio senza per questo farci cogliere impreparati da un problema che si presenta domani.



Come superare l’iperopia

Per superare la sindrome del risparmio bisogna innanzitutto prendere coscienza del problema e delle sue conseguenze negative sul nostro benessere, e poi intraprendere un percorso di empowerment personale attraverso cui riattribuire al denaro e al risparmio il loro corretto significato e trovare il giusto equilibrio.

Una buona pratica può essere quella di stabilire un budget per le spese superflue ma consolatorie, come per esempio una cena fuori o un abito nuovo.
Anche condividere le spese con altre persone può essere liberatorio e far sentire meno in colpa, per esempio chiedendo a fratelli o sorelle di comprare insieme un regalo per i propri genitori.

Tuttavia, per migliorare il nostro benessere psicologico e impostare una relazione sana con le nostre finanze personali è fondamentale conoscere le basi dell’educazione finanziaria, che ci aiuta ad acquisire la giusta fiducia nelle nostre capacità di gestione e a superare la paura del futuro.

A questo proposito, ti ricordiamo che al Museo del Risparmio è possibile apprendere le basi della corretta gestione del denaro in modo semplice e divertente

Per saperne di più visita il nostro sito e scopri tutte le attività pensate per adulti e bambini.

 

 

24 aprile 2024

 

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