
Il Gender Pay Gap rappresenta la differenza tra retribuzione media maschile e retribuzione media femminile a parità di ruolo e mansione.
Questo fenomeno è un indicatore chiave della discriminazione salariale di genere e riflette le disuguaglianze che ancora persistono nel mercato del lavoro.
Può essere misurato in due modi principali:
- calcolando il Gender Pay Gap “grezzo”, ovvero basato sulla differenza media della retribuzione lorda oraria
- valutando il Gender Pay Gap complessivo, che considera non solo il salario orario, ma anche il numero medio mensile delle ore retribuite e il tasso di occupazione femminile.
La situazione oggi in Italia: i dati OCSE 2024
Il Gender Pay Gap continua a essere una questione cruciale nel dibattito sulle disuguaglianze di genere. Gli ultimi dati OCSE, riportati nel rapporto “Education at a Glance 2024”, offrono uno sguardo approfondito sulla situazione attuale, evidenziando le disparità salariali tra uomini e donne.
Secondo il rapporto OCSE, il Gender Pay Gap varia significativamente tra i paesi membri ma, in media, le donne guadagnano circa il 17% in meno rispetto ai loro colleghi maschi. In Italia il divario è ancora più marcato: nonostante le donne italiane siano più numerose (51,2% della popolazione residente), più istruite e ottengano voti migliori nel percorso scolastico rispetto agli uomini, il loro stipendio è in media solo il 58% per cento di quello dei colleghi maschi.
Questo dato, che pone l’Italia tra i paesi con il Gender Pay Gap più alto dei Paesi OCSE, riguarda, nello specifico, il Gender Pay Gap complessivo e considera fattori come l’alta presenza femminile nei settori con retribuzioni più basse, il numero mensile di ore retribuite, il numero di lavoratrici part-time e la presenza di donne in posizioni dirigenziali.
Le cause del Gender Pay Gap
Le cause del GPG sono numerose e complesse:
- segregazione occupazionale: le donne sono spesso impiegate in settori meno remunerativi
- part-time e interruzioni di carriera: le donne tendono a lavorare più frequentemente part-time o a interrompere la carriera per gravidanze, motivi familiari e per occuparsi del lavoro domestico e di cura
- discriminazione diretta: in alcuni casi, le donne ricevono salari inferiori rispetto agli uomini anche a parità di ruolo.
Le conseguenze del Gender Pay Gap
Le disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro incidono negativamente sul reddito delle donne, indebolendo la loro indipendenza economica e aumentando il rischio di povertà e di esclusione sociale.
Questo può incidere notevolmente anche sulla diffusione di fenomeni come la violenza economica, una delle forme meno conosciute di violenza sulle donne.
In generale, la mancanza di autonomia finanziaria rende il genere femminile più a rischio di abusi domestici e meno libero di allontanarsi da situazioni potenzialmente pericolose.
Cosa si può fare?
Per ridurre il Gender Pay Gap, sono necessarie azioni a vari livelli.
In primo luogo, è importante implementare politiche aziendali di trasparenza salariale, favorendo inoltre la parità nelle assunzioni e negli avanzamenti di carriera.
Un altro passo importante riguarda la promozione dell’istruzione delle donne in settori ad alta remunerazione, anche attraverso la formazione nelle materie STEM.
Infine, è necessario abbattere definitivamente lo stereotipo sociale che racconta il genere femminile come naturalmente predisposto al lavoro di cura, un luogo comune duro a morire che porta ancora moltissime donne a lasciare il lavoro per occuparsi delle attività domestiche e della famiglia.
L’indipendenza economica femminile è un tema al quale il Museo del Risparmio dedica regolarmente approfondimenti, ricerche ed eventi online e in presenza.
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26 settembre 2024
tag: Donne e soldi