Cos’è l’eco ansia: la paura dei giovani per il cambiamento climatico


cos’è l’eco ansia

 

Negli ultimi anni si è diffusa tra le giovani generazioni una nuova forma di disagio psicologico: l’eco ansia, una condizione emotiva legata alla crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Ma cos’è l’eco ansia, esattamente? Non si tratta solo della paura per il destino del pianeta, ma anche di un senso di incertezza per il proprio futuro. Secondo un sondaggio pubblicato nel 2021 su Lancet Planetary Health – rivista scientifica internazionale che si occupa del legame tra salute pubblica e ambiente – condotto su oltre 10.000 giovani tra i 16 e i 25 anni in dieci Paesi, il 60% degli intervistati ha dichiarato di essere molto preoccupato per la crisi climatica, mentre quasi la metà ha affermato che questa ansia influisce negativamente sulla propria vita quotidiana. Anche tra i più piccoli il fenomeno è diffuso: uno studio italiano condotto nel 2024 dal laboratorio di Psicologia della Salute dell’Università di Pavia – che ha coinvolto circa 1.000 bambini tra i 5 e gli 11 anni – mostra come il 95% dei partecipanti si dichiari preoccupato per il futuro del pianeta.

 

Come si manifesta

L’eco ansia può assumere forme diverse e non sempre facilmente riconoscibili. Nei più giovani, si esprime spesso con un senso di impotenza, paura costante, disturbi del sonno, irritabilità e perdita di motivazione. Questa condizione può essere aggravata dalla forte sensibilità verso le notizie legate all’ambiente e dalla frustrazione per la lentezza delle azioni istituzionali. In alcuni casi, l’eco ansia si trasforma in una vera e propria ansia generalizzata, che incide sul rendimento scolastico, sul benessere psicologico e sulle relazioni sociali.

 

Come gestire l’eco ansia

Anche se si tratta di una risposta emotiva legittima, l’eco ansia può diventare debilitante se non viene compresa e affrontata nel modo giusto. Gli esperti sottolineano l’importanza di:

  • Parlare delle proprie emozioni, anche con l’aiuto di professionisti;
  • Condividere le preoccupazioni in gruppo, trovando conforto nel confronto con coetanei che provano sensazioni simili;
  • Iniziare a informarsi in modo critico, evitando il sovraccarico informativo o l’esposizione a contenuti sensazionalistici.

Trasformare la preoccupazione in azioni pratiche può essere una strategia utile per diminuire questa sensazione di disagio: prendere parte a iniziative ambientali o adottare comportamenti più sostenibili può restituire un senso di controllo e di efficacia personale. Comportamenti virtuosi come: ridurre lo spreco alimentare e migliorare le proprie abitudini di spesa; fare attenzione ai consumi domestici, usare la creatività per fare regali sostenibili e preferire forme di turismo responsabile, sono tutti esempi di azioni semplici che aiutano sia il pianeta sia il benessere personale.

 

Una generazione attenta e consapevole

Capire cos’è l’eco ansia è fondamentale per riconoscerla non solo come un disagio individuale, ma come un fenomeno sociale legato alla crescente consapevolezza ambientale. Se affrontata in modo costruttivo, può trasformarsi in un motore di cambiamento, stimolando comportamenti quotidiani più sostenibili che possono davvero fare la differenza. Come dimostrato dall’indagine svolta nel 2021 dal Museo del Risparmio, insieme con Episteme, i nostri giovani connazionali sono molto attenti all’ambiente che li circonda, quindi vanno rassicurati. Per continuare a esplorare il rapporto tra sostenibilità e scelte quotidiane, continua a seguire il blog del Museo del Risparmio.

 

 

29 aprile 2025

 

 

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