
La moda è da sempre un potente veicolo culturale e sociale, capace di rappresentare identità, status e valori. Oggi, però, è sempre più al centro di un dibattito cruciale: quello sulla sostenibilità ambientale e sociale. Numerose ricerche dimostrano come il settore dell’abbigliamento, in particolare il fast fashion, abbia un impatto negativo sull’ambiente e sulle condizioni di lavoro lungo le filiere produttive. Secondo il report “The dark side of fashion” di Humana People to People Italia, nonostante la crescente sensibilità verso questi temi, nel nostro Paese il mercato del fast fashion continua a espandersi, soprattutto tra i più giovani.
Moda sostenibile: i giovani consumatori spingono il cambiamento
Negli ultimi anni, il tema “moda sostenibile tra i giovani” ha assunto un ruolo centrale nel dibattito pubblico. Secondo la “2024 Gen Z and Millennial Survey” di Deloitte e “Il Valore della Sostenibilità Ambientale e Economica per i giovanissimi” del Museo del Risparmio, le nuove generazioni sono sempre più attente all’ambiente e dichiarano di voler fare scelte coerenti con i propri valori. Molti giovani affermano di essere disposti a rinunciare al fast fashion, a posizioni lavorative ad alto impatto ambientale e persino a spostamenti frequenti, pur di contribuire alla sostenibilità del pianeta. In parallelo, cresce l’interesse verso il second-hand e il vintage: applicazioni digitali e piattaforme per lo scambio o la vendita di abiti usati stanno diventando punti di riferimento per chi desidera un approccio più etico al consumo, quasi ovunque nascono negozi e mercatini per la compravendita o lo scambio dell’usato, segno di una crescente attenzione alla sostenibilità e all’economia circolare.
Il divario tra valori e comportamenti rimane
Nonostante queste intenzioni, i comportamenti effettivi dei consumatori più giovani non sempre sono in linea con i loro valori. Una ricerca condotta da Grins in collaborazione con Opinione Net ha evidenziato come molti adolescenti e giovani adulti continuino a rivolgersi ai grandi marchi del fast fashion per motivi economici, di moda o di accessibilità.
Anche uno studio accademico pubblicato sulla rivista Young Consumers – una testata peer-reviewed dedicata al comportamento dei giovani consumatori – conferma questa discrepanza: i giovani sono spesso influenzati da pressioni sociali, marketing digitale e disponibilità economica limitata, fattori che li portano ad acquisti non sempre sostenibili.
Va detto che se i giovani ricevessero una buona educazione finanziaria che insegni loro l’uso corretto e responsabile del denaro, insieme allo sviluppo di un pensiero critico e a una maggiore consapevolezza dell’importanza del loro ruolo come consumatori, saprebbero individuare obiettivi chiari per la loro crescita, pianificare un percorso per raggiungerli e subirebbero meno le influenze esterne, sia che provengano dal gruppo di amici, sia dall’ambiente di lavoro, perché focalizzati sulla costruzione del loro futuro.
Le alternative sostenibili esistono
Promuovere la moda sostenibile tra i giovani significa anche indirizzarli verso strumenti e soluzioni accessibili. Ecco alcune buone pratiche e idee che possono fare la differenza nella vita di tutti i giorni:
- Cercare negozi o mercatini second-hand, sempre più numerosi, nella propria città
- Utilizzare app e strumenti digitali per acquistare o vendere capi di seconda mano online;
- Scegliere brand trasparenti sulle proprie filiere produttive;
- Preferire l’acquisto di capi di qualità, più durevoli nel tempo.
Un appuntamento per riflettere, insieme
Per approfondire questi temi, promuovere una cultura della moda più responsabile e favorire un dialogo costruttivo, il Museo del Risparmio dedica un incontro speciale del ciclo SAVE TALKS – Gli Ambasciatori del cambiamento al tema dell’abbigliamento consapevole. L’evento online “Sostenibilità all’ultima moda”, dedicato a insegnanti e scuole secondarie di II grado e aperto a chiunque desideri approfondire l’argomento, si terrà il 5 maggio alle ore 11:00 nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile e sarà l’occasione per esplorare come sia possibile conciliare stile, valori e risparmio anche nel guardaroba. Per partecipare gratuitamente, consulta il sito del Museo all’indirizzo https://www.museodelrisparmio.it/sostenibilita-allultima-moda-evento-online-scuole-superiori/
Vuoi approfondire altri temi legati alla sostenibilità e al risparmio consapevole? Ascolta il podcast dedicato al fast fashion all’indirizzo: https://www.museodelrisparmio.it/mica-solo-parole/ e continua a seguire il blog del Museo del Risparmio.
23 aprile 2025
tag: moda sostenibile giovani