Mobilità dolce: una scelta intelligente per vivere meglio


cos’è la mobilità dolce

 

La mobilità è un elemento chiave per ripensare le nostre città in ottica sostenibile. Ogni giorno ci spostiamo per lavorare, studiare o semplicemente per vivere la quotidianità. Ma la modalità con cui lo facciamo ha un impatto significativo sull’ambiente, sulla nostra salute e anche sul bilancio familiare. In questo scenario si inserisce la mobilità dolce, uno stile di spostamento che mette al centro il rispetto per l’ambiente e promuove una vita più sana, lenta e consapevole.

 

Mobilità dolce: cos’è esattamente?

Quando si parla di mobilità dolce ci si riferisce a tutte quelle forme di spostamento non motorizzate, come il camminare, l’andare in bicicletta o utilizzare mezzi a trazione umana (ad esempio i monopattini non elettrici o i pattini). È chiamata “dolce” perché riduce al minimo l’impatto ambientale, è silenziosa, salutare e valorizza il rapporto con il territorio. Si distingue dalla mobilità sostenibile, che include anche mezzi a basso impatto, come autobus elettrici o auto ibride, ma comunque motorizzati. La mobilità dolce si integra perfettamente con il concetto di città a misura d’uomo: strade sicure, spazi pedonali, percorsi ciclabili continui e una pianificazione urbana che favorisca lo spostamento attivo piuttosto che il traffico automobilistico.

 

Investimenti e buone pratiche in Italia

In Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato 600 milioni di euro per promuovere gli spostamenti su due ruote, con due obiettivi da raggiungere entro il 2026: 365 km di nuove piste ciclabili urbane e metropolitane e 1.235 km di ciclovie turistiche. Questi investimenti mirano a rendere le città più accessibili e meno congestionate, migliorando la qualità dell’aria e incentivando stili di vita più sostenibili.

 

Esempi di comuni virtuosi

Alcuni comuni italiani si distinguono per l’impegno concreto verso la mobilità dolce. Rimini ha sviluppato una rete ciclabile di circa 135 km, con servizi innovativi come i bike park. Reggio Emilia ha recentemente presentato il Biciplan 2024, che prevede 83 km di Superciclabili e 190 km di Greenway per migliorare gli spostamenti attivi. Anche città come Bolzano e Ferrara continuano a investire in infrastrutture e progetti che promuovono l’uso quotidiano della bicicletta e degli spostamenti a piedi.

 

Mobilità dolce anche in vacanza

La mobilità dolce non riguarda solo la vita quotidiana, ma può diventare anche uno stile di viaggio. Le vacanze in bicicletta rappresentano una scelta sana, ecologica e spesso anche economica. Itinerari come la Via Francigena, la Ciclovia del Garda o la Monaco–Venezia permettono di esplorare il territorio in modo lento e consapevole. Organizzazioni come Girolibero offrono viaggi organizzati adatti a ogni età, mentre progetti come Bicitalia, la rete nazionale delle ciclovie promossa da FIAB, mettono a disposizione mappe e percorsi dettagliati per chi vuole pedalare in autonomia lungo le più belle ciclovie italiane, connesse anche alla rete europea EuroVelo.

 

Una scelta concreta per vivere meglio

Adottare la mobilità dolce è una delle tante azioni quotidiane con cui possiamo ridurre il nostro impatto ambientale. Anche piccoli gesti come ottimizzare l’uso del condizionatore durante l’estate, scegliere capi di moda sostenibile invece del fast fashion o preferire cosmetici naturali per la cura personale possono contribuire a uno stile di vita più consapevole e rispettoso del pianeta. Sul blog del Museo del Risparmio trovi tanti altri spunti utili per vivere in modo salutare, risparmiando e facendo del bene all’ambiente.  

 

 

14 maggio 2025

 

 

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