Una paghetta da gestire, un acquisto online da valutare, uno scontrino da leggere con attenzione. Anche i più giovani si trovano ogni giorno davanti a piccole scelte che hanno una valenza economica, e se fino a qualche anno fa si pensava che parlare di soldi fosse una cosa “da grandi”, oggi è sempre più chiaro che c’è bisogno di educazione finanziaria nelle scuole, nei percorsi didattici e nella vita quotidiana. Viviamo in un’epoca in cui l’inflazione, le crisi globali, i tassi di interesse e persino le monete digitali non sono solo titoli da telegiornale, ma realtà che toccano anche le nuove generazioni. Eppure, saper redigere e leggere un bilancio personale è ancora considerata una competenza “extra”, nonostante sia fondamentale quanto saper leggere o scrivere.
Competenze per scegliere
L’analfabetismo finanziario non è solo un problema economico: è un rischio culturale. Significa crescere senza disporre degli strumenti utili per valutare un finanziamento, capire cosa sia un tasso d’interesse, distinguere una fonte attendibile da una inaffidabile. È su questo fronte che la scuola può fare la differenza con percorsi di educazione finanziaria: insegnare a pensare criticamente, a scegliere e a pianificare per raggiungere i nostri obiettivi di vita. L’educazione economica non è tanto un insieme di numeri quanto una forma di cittadinanza attiva. Insegna a riconoscere il valore del denaro, a utilizzarlo in modo consapevole, a guardare il mondo con occhi critici e a prendere decisioni razionali, imparando anche a servirsi in modo corretto dei supporti tecnologici, sempre più presenti e in costante aggiornamento.
Le proposte del Museo del Risparmio
Il Museo del Risparmio è impegnato da anni a rendere l’educazione finanziaria nelle scuole accessibile e coinvolgente. Le sue proposte – già disponibili per la prenotazione per l’anno scolastico 2025-26 – sono pensate per bambini, ragazzi e insegnanti, sia in presenza sia online. Laboratori, giochi di ruolo, visite guidate e moduli digitali: ogni attività stimola consapevolezza, autonomia e partecipazione.
Per i più piccoli: scoprire, risparmiare, proteggersi
Si parte dalle scuole primarie con i percorsi EDUFIN & FUN: si viaggia nel tempo con la Storia della moneta, si impara a gestire la Paghetta e si naviga in sicurezza con Io no che non ci casco, un laboratorio per imparare a riconoscere le trappole del web.
Per i ragazzi delle medie: capire il valore, scegliere il futuro
Nelle scuole secondarie di primo grado si entra nel vivo delle decisioni economiche: con Price Discovery si esplora il mondo dei prezzi e dell’inflazione; con Tocca a te! si gestisce un budget personale; in No Cash World si sperimenta una società senza contanti, fatta solo di moneta elettronica.
Per gli studenti più grandi: PCTO e scenari globali
Per le scuole secondarie di secondo grado, il Museo propone percorsi PCTO da 10 ore, già pronti all’uso. Gli studenti possono scegliere tra temi come Le grandi crisi finanziarie, ABC della finanza e Moneta: le origini e il futuro, per riflettere su passato, presente e prospettive del sistema economico.
Economia, storia e letteratura, un racconto comune
Tra le iniziative più originali degli scorsi anni spiccano gli eventi che intrecciano economia e storia. Dalle tasse “sull’ombra” a Napoleone e il franco francese, fino a “Quando le monete crescevano sugli alberi”: incontri che raccontano come la finanza abbia sempre influenzato le società, i governi e perfino le storie personali.
Da Ottobre 2025, MdR lancerà “L’economia incontra la letteratura”, un ciclo di eventi che unisce romanzi e concetti economici. Dai Promessi Sposi a Orwell, un’occasione per vedere la finanza con occhi nuovi.
In un mondo che cambia velocemente, l’educazione finanziaria nelle scuole non è un lusso. È una necessità. Ogni iniziativa che aiuta i giovani a diventare cittadini consapevoli – capaci di leggere la realtà economica e orientarsi al suo interno – è un investimento nel futuro.
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18 giugno 2025
tag; Educazione finanziaria nelle scuole